On-Y

On-Y the celebrity out of nowhere

Tra social, intelligenza artificiale e fake news, realtà e finzione si sono fuse e rese indistinguibili.
On-Y è un personaggio diventato famoso grazie alla nuova era tecnologica, senza eccellere per particolari attività.
Un piccolo genio della matematica che diventa popolare per essere stato oggetto di bullismo del suo compagno di liceo, Johnny il ribelle.
Forse per una sorta di pentimento inconscio, Johnny, diventato un abile fuorilegge hacker informatico, trova il modo di “scusarsi” per averlo bullizzato rendendolo ricco e famoso grazie all’intelligenza artificiale e alla “scarsa” intelligenza sociale.
Ripercorrendo lo stile di vita di ogni celebrità che si rispetti, tra alcool e droga, anche il secchione Tony, diventa famoso, ma non per le sue abilità matematiche.
Così come dal nulla e velocemente On-Y (questo il nome d’arte datogli da Johnny) diventa ricco e popolare, affrontando la vita nascosta di chi fugge dai paparazzi in cerca di selfie, in poco tempo la sua immagine cade nell’oblio generale, perché sconfitta da un abile e giovane nerd il quale, non facendo nulla di eclatante (non si sa cosa c’è nel video virale che gli ha permesso di sconfiggere On-Y), diventa la nuova icona del metaverso social.
On-Y torna alla sua vecchia vita di Tony, consapevole della velocità con cui la fama può arrivare e andare via lasciandolo da solo a parlare con una fidanzata artificiale, un cane randagio e la tv ipnotica costantemente accesa.

 

Nota dell’autrice

Ho scritto questo racconto il giorno dopo averne preso appunti in una notte alle 4,00. Mi ero appena svegliata da un bel sogno dove chiacchieravo amichevolmente con Tony Hadley prima di vedere un suo concerto. Da qui il nome Tony del protagonista di questa storia che mi è apparsa nella mente in un momento di pausa onirica.
Tony, nome d’arte ON-Y, è diventato una celebrità grazie all’ex nemico di scuola Johnny e soprattutto ai social. E’ tutto artificiale come la realtà in cui viviamo quando entriamo nel metaverso e nel mondo dei social. In fondo le celebrità oggi non sono altro che persone viste ovunque e tante volte. Non ha importanza se sanno fare qualcosa, ma la visibilità e le loro storie di vita analoghe a quelle di vip già conclamati, possono rendere chiunque molto ricco.
Il cartone animato è stato completamente disegnato da me, gli effetti sonori e la musica sono stati presi da siti royalty free, il testo della breve canzone finale è stato scritto da me e interpretato dall’intelligenza artificiale.

 

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On-Y: una star uscita dal nulla

Recensione di Davide Ferraresi

Come si diventa una celebrità?
Ce lo spiega un bullo ormai cresciuto che si rende disponibile ad inserire una sua vecchia vittima nello show biz.
Una sorta di Broadway Danny Rose ma spietato e cinico, laddove Danny Rose si prodigava per la ballerina con una gamba sola o per lo strozzapalloni.
Qui abbiamo Johnny “detto il ribelle” che istiga Tony ad intraprendere una bislacca carriera da cantante sulle piattaforme social.
Il cartoon è un apologo sulla vacuità delle carriere nate ed autoalimentate all’interno dei contenitori social, il povero Tony viene costretto ad una de-personalizzazione per essere più ”commestibile” per un pubblico che non compare da nessuna parte se non nel numero dei likes che aumenta o cala a seconda delle disavventure nella vita reale.
Tony è costretto a divenire On-Y ed a vivere recluso mentre il suo personaggio viene eterodiretto da Johnny che si è stabilito in un’isoletta polinesiana sotto una palma da cocco. On-Y diviene così il prodotto di un mercato rapido che usa e consuma nel giro di pochi clic e, per rimanere a galla occorre essere estremi, avere comportamenti autodistruttivi e fingere di avere una vita speciale, fino a quando… No, non è giusto anticipare nessun finale, nemmeno di un cartoon che, nonostante i colori saturi alla Storaro, i personaggi simpatici ed una trama scorrevole, tiene la barra dritta sulla critica al mondo social estremizzato.
Forse il senso della parola Nowhere è proprio nel suo significato, il nessun-dove, il non-luogo digitale dove sta passando gran parte della cultura di massa (er POP de ‘na vorta!), e da cui escono sia i famosi per il quarto d’ora Warholiano, che il nulla che tappezza i sogni da nulla di un intero cosmo di Fans.

 

Trailer